domenica 11 marzo 2007

DICO....UNIONE non di FATTO

La manifestazione romana di sabato a favore dei Dico, che secondo gli organizzatori ha coinvolto 80mila partecipanti, ha riaccesso le polemiche ed il dibattito sul disegno di legge e sui rischi per la tenuta dell'esecutivo legati all'approvazione di questa legge come ha sostenuto il ministro Mastella rispondendo ai fischi ed insulti a lui indirizzati dai manifestanti che creano "inevitabilmente l'apertura di un solco, una frattura all'interno del centrosinistra che va ricomposta in modo breve altrimenti si starà assieme e si faranno sogni diversi, una cosa che non è possibile fare. Qualcosa è cambiato e purtroppo devo prenderne atto". Queste dichiarazione mostrano ancora una volta la presenza di più anime all'interno della coalizione che supporta il Governo Prodi, dato che tre colleghi dell'esecutivo del guardasigilli, Barbara Pollastrini (Pari Opportunità), Alfonso Pecoraro Scanio (Ambiente) e Paolo Ferrero (Solidarietà sociale) erano presenti sul palco della manifestazione. Secondo alcuni esponenti della maggioranza, che hanno plauso al primo ministro quando ha delegato al parlamento e non più al governo la materia delle unioni di fatto, hanno dichiarato che si auspicavano che il primo minstro doveva dare un'indicazione congrua prima e non dopo, dicendo che era auspicabile che nessuno dell'esegutivo andasse a nessuna manifestazione che potesse creare rotture alla maggioranza. Monaco (Margherità) ha dichiarato, a supporto delle preplessita del Ministro della Gustizia, che la presenza alla manifestazione di ministri era "Legittima, ma inopportuna per un problema di stile poichè i ministri devono piuttosto caratterizzarsi per il loro impegno dentro le istituzioni ed a maggior ragione quando il governo ha delegato all'esame del parlamento e perche anche all'annunciata manifestazione per la famiglia (e sostanzialmente contro i 'dico') vedrà la partecipazione di altri ministri, accreditandola tesi di una contrapposizione tra 'dico' e famiglia cui corrisponderebbe una divisione nel governo stesso.
A smorzare le polemiche è intevenuto il leader Ds Fassino, dichiarando "Non credo proprio che i Dico possano rappresentare un momento di frattura per il governo che da ha fatto la sua parte presentando un disegno di legge che a noi sembra equilibrato e serio. Ora il ddl è all’attenzione del parlamento; si tratta di discutere, ragionare e trovare le soluzioni adeguate: credo sia possibile e noi ci batteremo per questo».

Nessun commento: