sabato 21 luglio 2007

Gli scalini invece...dello scalone

Roma, 20 luglio. Il Consiglio dei ministri in tarda mattinata ha dato "unanime" via libera all'impianto della proposta sulle pensioni. Dopo la notte precedente passata per ben otto ore seduti ad un tavolo di palazzo Chigi, oltre al premier, i ministri Padoa-Schioppa e Ferrero, ed il sottosegretario Letta e i segretari generali sindacati confederati.
Ma la questione non sembra chiusa affatto per il governo che deve superare le critiche giunte dalla sinistra radicale con Giordano, segretario del Prc Il giudizio politico passerà per la Finanziaria, puntiamo a modificare l'accordo con iniziative sociali e una battaglia parlamentare: posizioneremo sulla Finanziaria la concreta possibilità di intervenire su questo terreno". a cui si accoda anche Diliberto, segretario del Pdci, "Dal nostro punto di vista la delusione è grande. Ci aspettavamo una politica diversa perché un governo di centrosinistra dovrebbe essere sempre dalla parte dei lavoratori, e invece aumenta l'eta pensionabile. Ma la battaglia ora continua nella società e in Parlamento".

Commento negativo anche dal segretario dello Sdi, Boselli. "Si tratta di un accordo mediocre perché non prefigura una vera e propria redistribuzione della spesa sociale tra le generazioni e manca una graduale parificazione tra l'età pensionabile di uomini e donne e una riforma del welfare state, che era davvero quello di cui il Paese avrebbe avuto bisogno".
Anche dal centrodestra si alzano voci di dissenso "E' un accordo scellerato a danno delle giovani generazioni che va in netta controtendenza con quanto accade nel resto d'Europa", afferma Urso (AN). A cui si aggiunge Berlusconi, leader di Forza Italia, "Penso che sia un controsenso questa riforma visto il continuamento della capacità di lavoro, aumento legato alle condizioni di miglior qualità della vita, facendo eccezione per i lavori usuranti".

martedì 3 luglio 2007

Il PD di Walter

Torino, 27 giugno: Walter Veltroni, attuale sindaco di Roma, ha deciso di candidarsi come leader della nuova formazione politica italiana, il Partito Democratico, dopo gli inviti e le lusighe di Prodi, Fassino Rutelli. La scelta di Torino e del lingotto è multipla e motivata dal fatto che proprio al nord, il Governo e i partiti che lo sostengono hanno subito la maggiore perdita di consensi durante le ultime consultazioni amministrative e poi il lingotto rapprensenta la vecchia fabbrica Fiat che unisce l'industria italiana che vuole emergere e i suoi lavoratori che ultimamente sono stati delusi dalla sinistra.
Molte sono stati i punti toccati dal sindaco capitolino, iniziando col dire che il Partito democratico che nascerà con le elezioni primarie del prossimo 14 ottobre sarà il partito del nuovo millennio, contro tutti i conservatorismi "di destra e di sinistra".
Durante il suo discorso ha ringraziato sia Premier Prodi che i leader dei due maggiori partiti (DS e Margherita) che per ora si sono gia impegnati nella costituzione di questa nuova realtà politica che deve essere vista come un evoluzione del Unione e Ulivo, tanto voluta da Romano Prodi, cui promette pieno, coerente e deciso sostegno alle proposte del governo. Veltroni ha dichiarato infatto che "In Italia c'è sempre un retroscena, ma la verità è che se il governo Prodi andasse in difficoltà la prospettiva del Partito democratico sarebbe fortemente compromessa".
Il sindaco di Roma ha voluto dare un giudizio sul Governo precedente. «Berlusconi - ha affermato Veltroni - ha fatto cose sbagliate ma anche cose giuste come la legge sul risparmi e quella sulla sicurezza stradale. C'erano cose ragionevoli anche nella legge costituzionale. Altre cose che ha compiuto erano inaccettabili». Quattro i temi citati: l'ambiente (meno tasse a chi lo rispetta, più tasse agli inquinatori; troppi no finora sul ciclo dei rifiuti), il patto generazionale (con un convinto sostegno al governo Prodi per la mediazione che sta cercando in queste ore sulle pensioni e per eliminare lo scalone), la pressione fiscale (nei prossimi tre anni bisogna rendere possibile una minore tassazione complessiva; sulle rendite finanziarie ha ribadito il favore all'armonizzazione delle aliquote, già scontata dai mercati finanziari) e sicurezza (chi viene in Italia a commetere reati deve pagare e ci vogliono più forze dell'ordine per strada).Ma Veltroni ha voluto lanciare un appello al mondo della politica perché sappia riformarsi; ha condannato "chi indica qualunquisticamente la politica come un nemico" ed ha indicato che "la politica deve essere contrapposizione netta di programmi", contrapposizione che deve però avere un confine netto dove iniziano "la sobrietà ed il rispetto delle persone".

E fissa anche il programma di un Tour programmatico in molte città italiane durante il quale ogni volta affrontera' un tema diverso: dal sistema fiscale italiano di Padova al patto generazionale e alla lotta al precariato di Milano, al rapporto tra donne, mondo del lavoro, della politica e delle istituzioni a Palermo.
A seguito di questa presentazione da parte di Veltroni che ha già registrato l'appoggio della maggioranza Ds e Margherita sono state fatte molte dichiarazioni tra cui quella di Pier Luigi Bersani, attuale ministro dello Svilluppo Economico, da tempo accreditato, con l'appoggio di Enrico Letta, come competitore alla poltrona di Leader del PD - "Sono molto convinto che ci voglia un po' di pensiero, di discussione del percorso che dobbiamo fare. Vedo che tutto viene ridotto a meccanismi di candidature, liste o cose, ma io non ho in testa questo tipo di problema - Credo che dobbiamo fare un partito per i prossimi decenni. Quando ci saranno delle regole definite, vedremo".
Altre dichiarazioni sono giunte dal leader di Sinistra democratica, Fabio Mussi «Naturalmente ho apprezzato la candidatura di Walter, visto che fino a quel momento il progetto del Pd era una nave che correva verso gli scogli. Lui forse può evitare il naufragio, che certo io non mi auguro, ma questo non cambia la mia opinione su quell'avventura politica: il Partito democratico non è e non sarà il mio partito. Non aderirò mai e non lo voterò; Quanto alla Cosa rossa con Pdci, Prc e Verdi, non penso a tempi biblici, e prevedo una corsa insieme alle "amministrative dell'anno prossimo, altrimenti il progetto fallirebbe"