Genova, 26 lug - Dopo 925 giorni il relitto della famosa "Costa
Concordia" lascia le acque davanti all'isola del Giglio per finire i suoi
giorni nel porto di Genova.
Restano ancora nelle orecchie le frasi pronunciate dal
comandate della capitaneria di porto di Livorno, Gregorio De Falco, al
Comandante Francesco Schettino, dopo che la sua nave aveva urtato il più
piccolo degli scogli de Le Scole, situato a circa 500 metri dal porto
dell'Isola del Giglio, provocando uno squarcio di 70 metri nello scafo,
causando 30 morti, 2 dispersi e numerosi feriti.
Difficilmente dimenticheremo le immagini degne di un film
sui naufragi (Titanic, Poseidon...) registrate con telefonini e video da parte
dei partecipanti alla crociera di questa famosa nave.
In questo tempo si sono scritte molte parole circa i fatti
ed è stato fatto un processo, per definire le colpe di questa tragedia, che ha
portato alla condanna, in primo grado, nei confronti del comandante e degli
ufficiali di plancia, che tutti hanno patteggiato. Unico cui è stato rifiutato
il patteggiamento, è stato Schettino che sta ricorrendo in cassazione, mentre
partecipa a feste estive sull'isola d'Ischia.
Le foto del comandate sorridente, fanno contrasto con le
foto delle vittime della Costa e hanno fatto cadere molte critiche sugli
organizzatori di tali feste e giornali che hanno pubblicato le foto delle feste
incriminate.
Anche il governo italiano sarà presente ad accogliere il
relitto nel porto di Genova, nella persona del premier Renzi, che insieme alla
protezione civile ed enti territoriali toscani hanno stabilito un piano di
bonifica dello spazio di mare davanti all'Isola del Giglio, che ha ospitato il
relitto per tutti questi giorni, provocando molti danni ambientali.