mercoledì 7 gennaio 2015

Al-Qaeda uccide la satira

Parigi 07 gen. Nel cuore di Parigi, vicino alla Bastiglia, simbolo della lotta per la libertà e giustizia del popolo francese e non solo, alle 11 di questa mattina d’inizio dell'anno è avvenuto un massacro.  Tre uomini incappucciati e vestiti di nero, sono penetrati nella sede del giornale satirico "Charlie Hebdo" e hanno aperto il fuoco con dei kalashnikov contro il personale, urlando «Allah u Akbar». Il tragico bilancio parla di dodici morti, tra cui il direttore Stephane Charbonnier (Charb), i vignettisti Cabu, Tignous, Wolinski e il giornalista Bernard Maris, mentre i feriti sarebbero almeno cinque, di cui alcuni in condizioni gravissime. Dopo la carneficina, i killer hanno preso la fuga a bordo di un’auto nera, poi abbandonata in rue de Meaux, estremità nordest della città. Il giornale ha un orientamento libertario, di sinistra e molto anti-religioso. E si pone l’obiettivo di difendere le libertà individuali, usando ironia e provocazione attraverso le proprie vignette era già stata oggetto di minacce da estremisti islamici, e di atti violenti come un incendio provocato dal lancio di molotov alla fine del 2011, che aveva parzialmente distrutto la sede del settimanale. Nel 2006 il giornale suscitò polemiche pubblicando una serie di caricature del profeta Maometto, diffuse inizialmente dal quotidiano danese Jyllands-Posten che in Italia, Roberto Calderoli, all'epoca ministro delle riforme, le fece stampare su una maglietta che indosso in una famosa intervista televisiva, episodio che scatenò forti reazioni popolari nel mondo arabo, culminate con alcuni morti in Libia
La disegnatrice Corinne Rey (Coco) ha dichiarato «Due uomini incappucciati e armati ci hanno brutalmente minacciato. Volevano entrare. Hanno sparato contro Wolinski, Cabu… è durata cinque minuti. Mi ero rifugiata sotto una scrivania... I killer parlavano perfettamente francese e dicevano di essere di al-Qaeda e di voler vendicare il Profeta».
Il presidente francese Francois Hollande giunto sul luogo dell'attentato «È stato un attacco terroristico di eccezionale barbarie contro un giornale che è espressione di libertà e contro la polizia che la protegge, I killer sono solo degli assassini e dei codardi e prometto che troveremo i colpevoli. Inoltre sono stati sventati diversi attentati della stessa natura nelle ultime settimane a Parigi».
Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio a Hollande: «Desidero esprimere la mia più ferma condanna nei confronti di un gesto vile ed esecrabile, che non colpisce semplicemente un giornale, ma uno dei pilastri sui quali si basa la nostra civiltà, la libertà di stampa».

1 commento:

Tommaso Pellegrino ha detto...

Può interessare (un tempo sarebbe interessato)? Qualche riflessione su quanto è successo a Parigi nel post "Parigi brucia?" sul blog all'indirizzo www.tommasopellegrino.blogspot.com, cliccabile direttamente da questo blog.
Tommaso Pellegrino - Torino