Roma, 22 aprile - Gianfranco Fini, presidente della Camera del Deputati e coo-fondatore del PDL, si rivela il primo e più forte oppositore del Premier Berlusconi.
Durante l'assemblea della Direzione Generale del partito, Fini ha innagurato pubblicamente l'opposizione interna, guidando la schiera dei 12 membri dell'assise che hanno votato contro il documento conclusivo dove vi era la condanna delle critiche al Leader e alla formazione di correnti interne, anche se promettono lealtà e supporto al governo.
2 commenti:
Fini si è fatto la sua corrente interna, ma nega di avere alcuna intenzione di cambiare partito o di far venire meno la fedeltà verso il leader ed il governo. Che i grandi partiti da sistema politico più o meno "bipartitico" contengano , al proprio interno, una pluralità di "anime" e di posizioni diverse su singoli aspetti è cosa naturale e positiva; che qualche loro primario esponente remi invece sistematicamente contro gli sforzi della maggioranza e rischi di comprometterne il raggiungimento dei risultati prefissati un po' meno. Staremo a vedere cosa intenderà Fini per esercizio dei propri diritti di dissentire e di non svendere la sua "dignità".
Speriamo abbia ben presente la responsabilità che si assumerebbe, di fronte ad un Paese tanto bisognoso di serenità ai suoi vertici, onde consentire riforme istituzionali e superamento di spinosissimi problemi civili ed economici, chi tale condizione, che al presente sembrerebbe abbastanza sussistere, mandasse all'aria.
Tommaso Pellegrino-Torino
Ehilà, Ombra! Come la và?
E' un po' che non ci si sente: probabilmente siamo entrambi troppo indaffarati in altro, perchè ci si possa dedicare più a fondo ai nostri blog. Comunque, se ti può interessare, qualcosa di nuovo da leggere sul mio (argomento: celebrazioni Unità d'Italia) ci sarebbe. Ciao.
Tommaso Pellegrino-Torino
Posta un commento