sabato 10 ottobre 2009

Lode ai Lodi!!

Roma, 7 ott - La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale, il Lodo Alfano, formalmente noto con il nome "Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato" (legge 124/2008). presentato dal ministro della giustizia Angelino Alfano e approvato dal Consiglio dei Ministri del Governo Berlusconi IV in data 26 giugno 2008 «con l'obiettivo di tutelare l'esigenza assoluta della continuità e regolarità dell'esercizio delle più alte funzioni pubbliche».
Secondo la Corte Costituzionale il lodo Alfano viola due norme della Costituzione, l'articolo 138 - l'obbligo di far ricorso a una legge costituzionale (e non ordinaria) per un provvedimento che sospenda i processi per le 4 alte cariche dello Stato - e l'articolo 3, che stabilisce il principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge.

Il primo commento su questa decisione spetta al portavoce del Pdl, Danele Capezzone che afferma "La sentenza che la Corte Costituzionale ha appena pronunciato suscitera' certo molte discussioni e polemiche. Ma c'e' un punto politico che va subito ribadito con assoluta nettezza: per le questioni politiche ed elettorali, per decidere chi debba governare e chi debba stare all'opposizione, l'unico giudice e' l'elettorato, il popolo sovrano".

Subito il Premier ha commentato "Questa Consulta non e' un organo di garanzia ma un organo politico" sottolineando "andiamo avanti. Dobbiamo governare per cinque anni con o senza il Lodo. Non ci ho mai creduto perche' una Corte Costituzionale con 11 giudici di sinistra, con un presidente della Repubblica dalla stessa parte era impossibile che approvasse tutto questo".

"E' una sentenza che sorprende, e non poco, per l'evocazione dell'articolo 138 della Costituzione. La Corte Costituzionale dice oggi cio' che avrebbe potuto e, inevitabilmente, dovuto dire gia' nel 2004 nell'unico precedente in materia". afferma il Guardasiginlli, Angelino Alfano,

Da parte dell'opposizione Piero Fassino ha dichiarato ''Mi auguro ora che in Berlusconi e nella maggioranza di destra si accantoni definitivamente la teoria del complotto e prevalga la consapevolezza che le sentenze della Corte Costituzionale si rispettano. D'altra parte Berlusconi ha tutta la possibilita' di far valere le proprie ragioni in tribunale senza sottrarsi al rispetto di leggi che, come ha ribadito la Consulta, devono essere uguali per tutti i cittadini''.

Sono molti comunque gli interventi tra cui anche Ignazio Marino, candidato alla segreteria del Pd che afferma "Berlusconi resti al suo posto e si faccia giudicare in tribunale come tutti i cittadini italiani. La sentenza della Consulta e' cosi' chiara che non lascia dubbi".

1 commento:

Tommaso Pellegrino ha detto...

Caro Ombra, sul Lodo Alfano credo che si sia voluto fare un bel dispetto a Berlusconi. Con un po' di buona volontà, La Corte Costituzionale avrebbe infatti potuto riconoscere che non vi erano violazioni del principio "la legge è uguale per tutti", in quanto i giudizi solo venivano sospesi e senza interruzioni per la prescrizione. Ma è andata così...
Colgo anche l'occasione per invitarti sul mio blog (www.tommasopellegrino.blogspot.com) dove, se ti interesserà, troverai qualcosa sull'attentato terroristico milanese.
A presto.
Tommaso Pellegrino-Torino