venerdì 18 settembre 2009

I Martiri della Libertà




Ancora sangue italiano viene sparso sul territorio afgano. I nomi dei nostri soldati caduti sono: Giandomenico Pistonami, Massimiliano Randino, Roberto Valente, Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Antonio Fortunato. Le sei vittime dell'attentato compiuto a Kabul sono militari italiani che appartenevano al 186esimo reggimento Folgore del contingente “ITALFOR XX” in servizio di scorta, non appena superata la rotonda Massud, lungo la strada che porta dall’aeroporto internazionale di Kaia (International Kabul Airport) al Quartier Generale delle Forze della Coalizione. Nell'attentato sono rimaste vittime anche civili, oltre 20 afgani che affollavano un mercato vicino sono stati uccisi e altri 60 sono rimasti feriti. Immediatamente, Zabiullah Mujahid, portavoce dei Taleban ha rivendicato azione tramite un sms, e sul sito ufficiale dei militanti è scritto con tono trionfalistico: "Guidava l'autobomba un eroe dell'emirato islamico, il mujahid Hayatullah con lo scopo di dimostrare che nessuno può considerarsi al sicuro in Afghanistan" e della strage di civili accusano i militari: "E' colpa della forza di occupazione che, dopo l'esplosione, hanno iniziato a sparare alla cieca colpendo molti tra i presenti sul posto". L'attentato suicida è avvenuto pochi minuti dopo che il presidente afgano Hamid Karzai aveva concluso una conferenza stampa dedicata ai risultati elettorali, che ha dichiarato "E' un attentato barbarico e anti-islamico, gli afgani non dimenticheranno mai il servizio che i militari italiani stanno rendendo a favore della pace e della sicurezza nel nostro paese".


Con queste vittime, sale a 21 il numero dei caduti nella missione in Afganistan dal 2004.


Domenica ci sarà il rientro delle salme e Lunedì si terranno i funerali di solenni Basilica di San Paolo fuori le Mura officiati da monsignor Vincenzo Pelvi, ordinario militare, e sarà decretato il lutto nazionale, con un minuto di silenzio nelle scuole e negli edifici pubblici.


Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato informato a Tokyo dell'attentato; il premier Silvio Berlusconi ha espresso il suo profondo cordoglio personale e quello dell'intero Governo al Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Camporini e al generale Castellano che comanda il nostro contingente a Kabul. «Il Governo italiano è vicino alle famiglie delle vittime, condivide il loro dolore in questo tragico momento ed esprime la sua solidarietà a tutti i componenti della missione italiana in Afghanistan impegnata a sostegno della democrazia e della libertà in questo sfortunato paese".


In una nota congiunta del Ministro della Difesa, La Russa e del Ministro degli Esteri, Frattini, all'uscita dal consiglio dei Ministri dichiarano "Parlare oggi di exit strategy significherebbe un accrescimento della violenza nei confronti dei nostri soldati".


Il colonnello Aldo Zizzo, comandante di Italfor, ha riunito tutti gli uomini e le donne in divisa alla base italiana nella capitale afgana per un breve discorso in memoria dei caduti e di incoraggiamento per i presenti. "La missione continua. Sono molto addolorato. Avevo sperato di potervi riportare a casa tutti", ha detto Zizzo. "Non andremo via un minuto prima del necessario".