mercoledì 10 giugno 2009

Il Vento di Destra spazza l'Europa


Il Partito Popolare Europeo si conferma la prima forza del Parlamento Europeo, guidato dalle delegazioni italiane (PDL, UDC) e tedesca (CDU/CSU), con un forte calo del PSE ed successo dei Verdi in molti Paesi. Un altro dato di queste elezioni è senza dubbio il sostanziale aumento dell'astensionismo in tutti i paesi membri con maggiori punte nei paesi dell'est, segno della lontananza dei cittadini da questa istituzione. Ottengono consensi anche i cosidetti partiti "euroscettici" e i partiti di "Estrema Destra" deriva del malessere verso la crisi economica mondiale e il sempre aumento di masse di stranieri che si riversano nel nostro continente.
La crisi economica punisce anche la maggior parte dei partiti di governo, soprattutto in Spagna e Regno Unito, dove perdono la maggioranza ottenuta nelle ultime consultazioni politiche.
In Italia, i due partiti che hanno ottenuto incrementi maggiori sono stati Italia dei Valori di Di Pietro e la Lega Nord che hanno raccolto i voti degli scontenti rispettivamente del PD e del PDL, che comunque si conferma in tutte le cinque circoscrizioni europee il primo partito con una media nazionale del 35.25%.
I primi commenti sono di uno dei leader del PPE, Joseph Daul, deputato del UMP "Una vittoria larga, con oltre cento seggi in più rispetto ai Socialisti. Questa vittoria implica grandi responsabilità". Di diverso tono il commento di Martin Schultz, SPD tedesca, leader del gruppo socialista al Parlamento "Una serata molto amara per la socialdemocrazia europea, ci aspettavamo risultati migliori. Ma siamo in democrazia e bisogna accettare le scelte degli elettori".