Il
sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha chiuso la convention "Big Bang"
che si è svolta alla stazione Leopolda della sua città. In quest’assemblea
formata da molti giovani vicini al Partito Democratico, ha posto molte critiche
circa il comportamento dei vertici del proprio partito, formato secondo lui da
"Dinosauri" e aggiungendo che "Non
è possibile che cambino continuamente i simboli dei partiti, abbiamo finito
foreste e fattorie e, restano sempre le stesse facce".
Il primo punto su cui puntare è ovviamente cancellare
"il Berlusconismo" ma con esso anche "Anti-Berlusconismo" poiché
entrambi hanno portato egualmente danni al nostro paese.
Il sindaco della città toscana, ha espresso la volontà di
spingere a un cambiamento radicale la classe politica del suo partito, che
dovrebbe essere la guida di un’alleanza di centro-sinistra, si trova sempre di
più schiacciato sulle posizioni della sinistra radicale del SEL e dell'Idv di
Antonio Di Pietro. Promettendo inoltre di pubblicare in una sorta di
"Wiki-PD", le "cento idee" uscite da questi giorni d’incontro
per essere discusse, rielaborate e anche riviste completamente da chiunque
abbia voglia di contribuire, aggiungendo "Non si ferma il vento con le
mani, non si ferma il desiderio di chi ha voglia: apriamo, spalanchiamo le
porte della politica".
In quest’occasione è nato anche un asse tra il primo
cittadino di Firenze ed ex sindaco di Torino Chiamparino, ospite applaudito dal
pubblico toscano.
Il leader del Pd, Pier Luigi Bersani ha risposto che non
esistono scontri con il giovane fiorentino, ma ricorda «Tutte le idee sono
buone ma attenzione a non scambiare per nuove delle idee che sono un usato
degli anni ottanta, perché con certe idee siamo finiti nei guai».
Più duro Nichi Vendola, che ha accusato Renzi di aver tradito
con le sue parole, gli ideali che avevano portato a nascere la vittoria
elettorale e il governo Prodi. Il sindaco ha risposto che quando è caduto per
colpa della sinistra radicale il governo del Professore, lui era ancora all’università.
All’esterno della Stazione Leopolda, ci sono comunque anche
contestatori, che urlano slogan contro il sindaco definendolo “troppo di destra”
e “il grillo del centro destra”, e minimizzando sulle presenze all’interno
della convention.
I partecipanti invece chiedono a Renzi di togliere la riserva e
mettere la propria faccia nelle prossime, evocate primarie come leader delle
future elezioni politiche, ma lui dichiara che quello che è importante che
vadano avanti le idee e non le facce.