venerdì 5 agosto 2011

La Crisi nella Crisi!!


Il Premier nel discorso alle camere ha esposto il suo pensiero circa a questa situazione di crisi mondiale che ovviamente ha colpito il nostro paese. Berlusconi ha esordito affermando "Abbiamo fondamentali economici solidi'" e ricordando che la crisi deve essere fronteggiata con coerenza e fermezza, senza seguire i nervosismi dei mercati, 'La crescita economica e l'occupazione è la conseguenza di una positiva convergenza dei comportamenti responsabili degli attori sociali. Per questo ci adopereremo per un'intesa con le parti sociali sui modi per realizzare una efficace unitá d'intenti'. Sottolineando importanza della coesione e di collaborazione a partire con l'opposizione e le parti sociali, incontrate il giorno seguente per trovare accordi per un impegno di tutti, va in questa direzione, affermando 'Il Paese è economicamente e finanziariamente solido, nei momenti difficili sa essere coeso e affrontare le difficoltà. Raccolgo con convinzione l'appello alla coesione di Napolitano, un monito saggio che faccio mio. Tutti hanno il dovere di rimboccarsi le maniche. Ciascuno faccia la propria parte: la stabilità è da sempre l'arma vincente contro la speculazione. Non chiedo all'opposizione di condividere il programma del governo, ma auspico che possano contribuire con le loro proposte e le loro idee a far emergere quello che serve al Paese'. Il presidente del Consiglio ha quindi affermato: 'Governo e maggioranza hanno approvato una manovra diretta ad assicurare l'obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2014, condizione che determinerà una progressiva diminuzione del debito rispetto al Pil. La manovra è coerente con gli obiettivi europei ed è stata giudicata sufficiente dall'Ue e da molti osservatori, anche per la tempistica'.
La risposta dei leader dell'opposizione, si sono trovati concordi tra loro nell'indicare come colpevole di questa situazione economica il governo e il suo leader, invocando in diversi modi una richiesta di crisi di governo.
Casini, leader dell'Udc, ha dichiarato che esiste un problema di credibilità del paese, sottolineando che 'serve un governo pienamente politico, mentre i governi tecnici sono 'il commissariamento della politica'. Richiesto invece un passo indietro del governo ed una sua dimissione è stata invocata da Bersani e Di Pietro.
Il capogruppo della Lega Marco Reguzzoni ha invitato le opposizioni ad avere un atteggiamento più responsabile di quello avuto finora, ed il neo segretario del Pdl Angelino Alfano ha espresso la sua contrarietà a 'fantomatici governi tecnici, quelle del presidente del Consiglio sulla crisi sono state parole serie e affidabili per il Paese ed è di serietà e affidabilità che il Paese ha bisogno'.
Italo Bocchino, capogruppo del FLI ha aggiunto “Questa emergenza economica solo in parte riguarda i numeri e in gran parte riguarda la credibilità del nostro governo e anche, ci spiace dirlo, la credibilità del presidente del Consiglio, sarebbe un errore da parte del governo non prendere atto che questa è soprattutto una crisi di credibilità interna ed internazionale, così come sarebbe un errore da parte dell’opposizione approfittare di questo momento per giocare a tanto peggio tanto meglio”.